Corsi di Hatha Yoga, Raja Yoga a Vicenza

Attività del centro Shanti.

I corsi, organizzati presso il centro Shanti, approfondiscono concretamente lo Hatha e il Raja Yoga, tramite la pratica di: 

Asana, Mudra, Bandha, Pranayama, Swara Yoga, Mantra Yoga, Tecniche di concentrazione finalizzate alla pratica di Raja Yoga.

 

Programma dei corsi.

Primo anno.

Nel corso del primo anno rivolto ai principianti viene insegnato:

  • come recuperare l’elasticità muscolare, la consapevolezza della colonna, il coordinamento dei movimenti ed inoltre mantenere una completa e attiva circolazione del sangue e circolazione linfatica;
  • come ritrovare la corretta statica del corpo;
  • come proteggere la colonna da movimenti e posture errate che possono essere assunte nella ginnastica, nello sport e nella vita quotidiana;
  • in particolare viene insegnata la respirazione yoga completa che porta benefici notevoli a livello dl corpo e della mente. Viene ricostruita la respirazione individuale e vengono insegnati gli aspetti collegati all’atto respiratorio per entrare nel respiro psichico;
  • il reale significato di Prana;
  • le conoscenze e le tecniche che vanno oltre il respiro (inteso come atto meccanico);
  • la pratica dei Bandha;
  • il primo avvio al Pranayama (i libri in commercio inducono ad un errore sostanziale perchè definiscono gli esercizi respiratori come Pranayama. Questo errore porta a travisare completamente il significato e il percorso dello Yoga);
  • conoscenza tecnica e pratica dei Bija Mantra.

I benefici che possono essere ottenuti, nel corso del primo anno, dipendono da molti fattori legati alla individualità dell’allievo ed in particolare alla motivazione e alla dedizione applicata.

Possiamo elencarne alcuni:

§  recupero della corretta statica scheletrica, a partire dai piedi, fino alla sommità della testa e consapevolezza dei punti fulcri dell’equilibrio;

§  dominio delle articolazioni della colonna che, con il passare del tempo, le cattive posture e le ansie tendono ad irrigidirsi;

§  vengono alleviati se non eliminati i dolori dovuti alla compressione muscolare;

§  sviluppo di una respirazione insospettata. La respirazione yoga se coltivata porta ad aumentare la capacità respiratoria da 6 a 8 volte quella normale;

§  la respirazione yoga, se praticata correttamente, permette di equilibrare tutto il sistema mentale e fisico;

§  una diversa percezione della realtà superando o ridimensionando le ansie inutili;

§  praticare la ginnastica tradizionale e lo sport in sicurezza;

§  sviluppo della capacità di concentrarsi nello studio o nel lavoro.

Secondo anno.

Nel corso del secondo anno rivolto a chi vuole approfondire e progredire nella via dello Yoga vengono affrontati i seguenti temi:

  • La vera pratica del Pranayama (Prana vidia) con lo studio e la pratica dei Pranayama più importanti e fino a tempi recenti tenuti segreti. (in molti testi commerciali la pratica del Pranayama viene confusa con esercizi di respirazione);
  • differenze prospettiche tra cultura Tantrica e cultura Bramanica;
  • percorsi specifici quali:
  1. Kundalini Yoga: la via tantrica che persegue il risveglio della Kundalini attraverso la consapevolezza dei Chakra;
  2. Kundalini Kriya Yoga: le 20 pratiche tantriche che che portano nel Raja Yoga fino alla condizione di Dhyana
  • Il significato e l’avvio alla pratica del Raja Yoga (Viene corretta la visione semplicistica delle pratiche chiamate di “Meditazione”. Vedi nota sottostante);

Tali percorsi comportano l'applicazione di tutto quanto precedentemente acquisito:  Asana, Mudra, Bandha, Swara Yoga, Mantra Yoga, Pranayama, Ritmi, Tecniche di concentrazione.

Vengono seguiti i testi tradizionali sia per approfondire i principi metafisici indiani sia per svolgere la pratica in modo corretto. L'allievo viene condotto passo dopo passo attraverso una pratica che permette, non solo di ottenere i benefici dello Yoga ma anche di comprenderne il fine ultimo.

Precisazione in merito al Raja Yoga e alla Meditazione.

Molti testi in commercio parlano di "Meditazione", termine scelto per tradurre agli occindentali il termine "Dharana". Dharana è uno dei passaggi che caratterizzano il percorso del Raja Yoga. Il Raja Yoga è la porta verso il Samadhi ovvero l'ascesi un limite decisamente difficile da perseguire da parte di chiunque. il termine Dharana dovrebbe, invece, essere tradotto con "Concentrazione" termine, comunque estremamente riduttivo, ma più legato al fine dell'obiettivo che si vuole raggiungere con la pratica. 

Dharana quindi rappresenta un elemento non prescindibile dalla pratica del Raja Yoga e deve rimanere all'interno del percorso. Se ciò non avviene la "Meditazione", fine a sè stessa, diventa un artificio per distrarre la mente e cercare un pò di pace interiore (niente di male) ma non è più Yoga. Dobbiamo considerare, inoltre, che per entrare in stati di concentrazione che, possono col tempo diventare profondi, bisogna aver preparato il corpo e il respiro per dominarne le imprevedibili reazioni. Tale preparazione la possiamo ottenere solo con lo Hatha Yoga. 

In sintesi il vero Raja Yoga deve nascere, spontaneamente, quando è stato perfezionato lo Hatha Yoga, così come il concetto (immateriale) di punta di una piramide può esistere solo se sono stati posizionati tutti i blocchi di pietra che formano la piramide stessa. Le disquisizioni tra Yoga fisico e Yoga mentale sono, quindi, prive di senso e fuorvianti.

Non a caso le scritture tradizionali specificano chiaramente che non esiste l’Hatha Yoga senza Raja Yoga e non esiste il Raja Yoga senza L’Hatha Yoga.

 

https://www.shanti-centrostudiyoga-vicenza.it/

Via Salvemini, 49 - Vicenza - (Riviera Berica)

E-mail: Shanti4887@gmail.com

 

 

 

Edizione -- Data: 12 Set. 2014     [Rev. 02 Data: 27 Set. 2014]

 

ATTIVITA' PROFESSIONALE DISCIPLINATA AI SENSI DELLA L. 14 Gennaio 2013, n.4 (G.U. n.22 del 6.1.2013)